Shin Megami Tensei: Persona 4
Il capolavoro di Atlus arriva in Europa. Un capolavoro che diverte e commuove.
Welcome to the limousine
Un’automobile sfreccia diritta per la sua strada verso una destinazione sconosciuta, percorrendo un sentiero pieno di nebbia che impossibilità la visibilità. D’un tratto la scena si sposta all’interno, dove una donna fa da compagnia a una misteriosa figura che sembra attendere qualcuno e, d’un tratto, sentiamo dirci: E voi riuscireste a fidarvi di uno simile? |
New days
Il treno percorre la sua strada, dal finestrino vediamo scorrere via i paesaggi e, con essi, i nostri ricordi. Riecheggiano gli ultimi momenti tra amici e cari, mentre il nostro protagonista, dall’aria matura e lo sguardo di ghiaccio, si prepara a lasciare la grande città per trasferirsi nella piccola cittadina giapponese di Inaba. Nel durante, le televisioni intrattengono le genti con gossip e pubblicità e, quando stiamo per raggiungere la destinazione, strane visioni ci turbano e la figura di Igor continua a tormentarci.Dall’altra parte un uomo e sua figlia aspettano l’arrivo di qualcuno e, giunta la fatidica ora, si preparano per accoglierlo.Il treno è appena arrivato, nostro zio, Ryotaro Dojima, il più giovane dei fratelli di nostra madre, ci da il benvenuto insieme alla figlioletta Nanako. La nostra permanenza durerà un anno, poiché i nostri genitori si son trasferiti per affari lavorativi oltre l’oceano, e il giorno successivo ci trasferiamo nella nuova scuola.Frequentiamo il secondo anno di scuola superiore, presso la Yosogami High school, e al nostro arrivo riceviamo l’accoglienza di tutti i nostri compagni; in particolare da Yosuke, un ragazzo dall’aria allegra e strampalata, e le due ragazze Chie e Yukiko, la prima un amante delle arti marziali e la seconda timida e riservata.L’atmosfera goliardica, risaltata da elementi come chiacchiere tra scolari e un professore di filosofia pazzo e sboccato (amerete totalmente il prof. Marooka! ndrVinz), e tranquilla dei primi momenti fa da prologo a tutto il gioco e ricrea un atmosfera studentesca ben realizzata.Il nostro arrivo alla nostra scuola. Cosa ci aspetta? | La prima reazione dei nostri compagni, ma..ma.. Yosuke così segue le lezioni? |
Backside of the TV
Eccoci nel punto focale del gioco, l’entrata nel “TV World”. Il luogo, che ricorda una sorta di palcoscenico, è pieno di nebbia che rende difficile la visibilità e dopo aver girovagato abbastanza, incontriamo una presenza molto particolare, Teddie. Il buffo personaggio, il quale sembra essere un enorme pupazzo dalle fattezze di orsacchiotto, è l’unico abitante del TV World. Ci spiega che le due vittime sono state spinte nel suo mondo e poi uccise dalle Shadows, particolari demoni che rappresentano le debolezze represse delle persone che emergono quando nel mondo reale è presente la nebbia.Cosa spinge a compiere questi omicidi? Chi c’è dietro tutto questo? La caccia alla soluzione è appena iniziata!![]() Dopo l'arrivo, un po' "rocambolesco" nel TV World, Chie si guarda attorno attonita. |
Infatti, nel momento in cui i nostri protagonisti sembrano aver trovato una pista verso la soluzione, a dispetto delle forze dell’ordine esenti da indizi, Yosuke vuole sapere la verità e decide di rientrare nel TV World, insieme al nostro protagonista, per scoprire cosa c’è dietro l’assassinio dell’amica Saki. Qui Teddie ci risaluta e ci equipaggia con delle lenti che filtrano la nebbia, permettendo di vedere il sentiero in modo chiaro.
Borderline of Madness
Eccoci alle prese con la prima battaglia di gioco, che rappresenta una sorta di tutorial, in cui è lo stesso Teddie a guidarci. I nemici hanno delle debolezze, le quali li rendono vulnerabili e facili da sistemare. Richiamiamo il potere di Izanagi durante lo scontro per batterle e, in seguito, addentriamoci dentro il negozio appartenente alla famiglia di Saki.Qui Yosuke si ritrova faccia a faccia con la realtà: i veri sentimenti di Saki nei suoi confronti, ben diversi da come si aspettava, lo turbano e, allo stesso tempo, affronta la sua ombra, incarnazione delle sue debolezze. In un momento di rifiuto, l’oscura copia, prende il controllo di se stessa, divenendo il primo boss di gioco da battere. Dopo l’estenuante combattimento scopriamo di aver aiutato Yosuke nell’accettare il suo lato nascosto, consentendogli di ottenere il suo persona, Jiraya. Adesso Yosuke è un membro del party a tutti gli effetti e potrà dare il suo contributo in battaglia, soprattutto ora che ce ne sarà bisogno…![]() La Shadow di Yosuke sembra davvero un osso duro, ma i tuoni di Izanagi lo faranno calmare! |
Long Way
Da questo punto in avanti entriamo nel vivo del gioco. Per salvare Yukiko, e tutti coloro che vengono intrappolati al’interno del TV World, dobbiamo percorrere tutto il suo dungeon percorrendo i diversi piani che lo compongono.L’esplorazione di Persona 4 si differenzia dal terzo. Infatti, non è presente un solo dungeon per tutto il gioco, ma molti di più che caratterizzano i personaggi cui sono legati. Questi sono suddivisi in diversi piani da percorrere e hanno una struttura labirintica in cui si distinguono porte che conducono a stanze contenenti tesori o altre vie.La componente esplorativa di persona 4 si propone semplice e immediata. Controlliamo il protagonista, che è seguito dai compagni, tramite la levetta analogica e interagiamo ove necessario con il tasto X. In alto a destra è presente un radar che mostra il sentiero fin ora percorso e la presenza di nemici nelle vicinanze. Inoltre, l’interazione è anche bassa e si agisce solo su porte o zone in cui si cambia l’area.In fondo, lo scopo è solo seguire il percorso e talvolta fermarsi a combattere i boss minori. Infatti, per procedere nell’esplorazione si è obbligati a procurarsi la chiave che apra la porta desiderata; questa si ottiene combattendo i boss secondari del dungeon.In tutto sono presenti circa dieci piani per ogni dungeon, alla fine dei quali è presente la camera del boss preceduta da un punto di salvataggio.In caso si debba abbandonare il dungeon per bisogno di salvare la partita o diminuzione di HP ed MP è consentito usare oggetti consumabili chiamati Go-H che ci riportano all’entrata, oppure rifare tutta la strada in senso contrario. Differentemente da Persona 3, la salute dei protagonisti non viene ripristinata, ma bisogna ricorrere unicamente a oggetti di recupero o l’aiuto di un “personaggio” secondario che richiederà ingenti somme di denaro. Quando bisogna rientrare nel dungeon si può ritornare all’ultimo piano raggiunto o ricominciare dal primo.![]() Eccoci all'entrata del TV World: Da qui decidiamo il da farsi. |
![]() Una rappresentazione di Inaba con la lista delle locazioni accessibili. è la nostra world map! |
I’ll Face Myself
Le battaglie di persona 4 occupano gran parte dell’esperienza di gioco e riguardano l’uso dei persona. Innanzitutto, informiamo che il gioco permette, ad inizio partita, di scegliere un livello di difficoltà tra facile, normale e difficile (noi raccomandiamo il normal che propone un livello di sfida ben bilanciato), il quale va ad influire sulla potenza dei mostri nemici negli scontri.Gli scontri avvengono dopo il contatto con i nemici disposti nei vari dungeon. Questi hanno la tendenza a rincorrere l’avatar del protagonista che può colpire la shadow con la sua spada, in modo tale da fermarne l’iniziativa oppure ottenerla se si centra alle spalle.Il BS impiegato è a turni rigidi, con a destra gli avatar dei componenti del party dove sono riportate le informazioni su HP, MP e status anomali.Il cambiamento fondamentale rispetto al terzo sta nel fatto che ora gli altri personaggi sono gestibili. Prima era il solo protagonista a essere controllato dal giocatore, mentre adesso tutti i membri del party possono ricevere ordini scegliendo l’ultima opzione del menù “tactics”.La parte del leone è giocata dal dover trovare le debolezze, le resistenze dei nemici e gli attacchi che possono riflettere contro. La maggior parte degli avversari ha debolezze nei confronti di differenti elementi.![]() Ecco qui il nemico inquadrato con la lista delle sue deboleze (Wk), resistenze (Str) e elementi che può rifletere (Rpl). |
![]() Yukiko ha richiamato il suo persona per centrare una debolezza nemica! | ![]() L'attacco di massa contro gli avversari atterrati è pronto! |
![]() Ecco un attacco elementale infuocato. Da notare la buona realizzazione. | ![]() Yukiko ci incita a finire gli avversari atterrati. |
The poem of everyone’s soul
Come si è già detto prima, I persona determinano l’uso di abilità e statistiche. Ogni personaggio ha un proprio persona, ma il protagonista è capace di averne in numero diverso e possiede la capacità di farli combinare con loro.Alla fine delle battaglie compare talvolta un minigioco, detto Shuffle Time, nel quale tre tipi di carte sono mostrate per essere pescate dal giocatore in diverso modo. Queste possono roteare continuamente, essere disposte in stile “memory”, oppure come una slot machine in cui tener conto degli allineamenti proposti.I tre tipi di carte si suddividono in carte persona, che contengono lo spirito che può interessare, carte vuote che non causano effetti negativi, o carte nulle che eliminano esperienza e soldi guadagnati. Dopo la pesca un’ulteriore opzione viene proposta: le carte Arcana compaiono in ordine variabile e possono causare stati benefici o penalità, come la diminuzione delle ombre potenti oppure la presenza di mostri all’interno dei forzieri.![]() Il persona di Yosuke, Jiraya è avanzato di livello. | ![]() Alla fine dello scontro abbiamo ottenuto, con il Time Shuffle, un nuovo persona. |
Signs of love
Nominammo un altro aspetto che caratterizza in modo fondamentale l’opera di Atlus. Se da una parte il percorrere i dungeon e combattere i boss lo rende uno dei più comuni JRPG, dall’altra il relazionarsi con altri personaggi e gestire socialità, con diversi benefici, immette nel gioco una sprizzata di simulatore di appuntamento che lo fa distinguere da altri esponenti.Come in persona 3, il gioco offre la gestione dei social links con altri personaggi di gioco, che vanno dai propri compagni di squadra a quelli di scuola o dei lavori part time.Atlus ha cercato di costruire un’atmosfera convincente e in questo comparto c’è riuscita benissimo. Ogni personaggio di gioco vanta una propria caratterizzazione, una propria storia da seguire e commentare. Vedere i propri amici crescere interiormente aumenta esponenzialmente l’enfasi della storia e, pur non influendo in modo particolare sul plot principale, aiuta ad affezionarsi a tutte le figure presenti. In particolar modo rimangono impressi personaggi come Yosuke, in preda all’odio/amore verso la città in cui si trasferì (proprio come noi) e i rimorsi per la perdita dell’amica uccisa; Yukiko che vive nell’oppressione familiare che la vede come successiva proprietaria della lodata locanda della città, facendola sentire incatenata ad una tradizione a cui non può sottrarsi; Kanji che vive tra i dubbi personali e la sua sessualità dagli strani orizzonti o, ancora meglio, la famiglia Dojima a cui il nostro protagonista si lega inizia gioco, aiutando padre e figlia a capirsi e essere accettato nella famiglia tramite una serie di eventi ottimamente costruiti.![]() Tra i social link interessanti spicca quello con questa strana volpe che ci cura, dietro onerosi pagamenti, nei dungeons. |
Il corrente stato del social Link con Chie. | ![]() Una vista generale dei SocialLink in corso. |
The power of the heart
Tuttavia, il principale scopo dei Social Link è legato alle differenti classi di “Arcana” che li riguardano. L’Arcana è l’insieme di classi che contraddistinguono i vari persona creabili (Magician, Sun, Star, Tower, Emperor, Pristeness, ecc.), i quali acquisiscono ammonti di esperienza extra alla loro fusione, permettendoci di averli ben potenziati da subito, risparmiandoci ore di Level Up.In definitiva, i social link di Persona 4 sono un ottimo mezzo usato per creare una atmosfera adolescenziale ben ricreata, con dei personaggi molto buoni e una crescita interiore ben marcata, che ci porta ad affezionarsi ad alcuni di essi facilmente!A volte, il distacco tra realtà e videogioco non si sente e il voler continuare a gestire la relazione con alcuni personaggi rapisce e, talvolta, distrae molto dalla componente dungeon crawler da rispettare (ricordiamo che abbiamo i giorni contati!), determinando anche il voler terminare nel migliore dei modi le romance con i personaggi femminili per cui si può provare affezione (a momenti mi son detto “ma stò impazzendo?” ndr Vinz).Dispiace solo che il gioco propone, solamente, circa un anno di tempo e non tutti i Social Links (circa venti!) si possono alzare al massimo, perciò consigliamo di concentrarsi dapprima sui membri del party del protagonista e successivamente ad amici esterni di vari club o lavori part-time.Reach out to the truth
Persona 4 vuole mostrarci qualcosa d’importante. Ognuno di noi ha una debolezza, un lato che non riesce ad accettare e mostrare alla gente, un qualche problema che non si riesce a risolvere e che ci tormenta, che diventa come un’ombra che perseguita, che anche con la più fioca luce riesce a seguirci ed essere vista come per ricordarci che essa c’è e che non possiamo fare nulla per liberarcene.Persona 4 è come une metafora in alcuni momenti, sia negli avvenimenti della trama e sia nelle varie relazioni con i personaggi. Al di là dei semplici poligoni e dei filmati anime nasconde un aura di mistero che strizza l’occhio alle produzioni thriller, con una tinta di noir, e una vivacità che pochi altri videogiochi sono capaci di trasmettere.Una leggenda metropolitana si rivela essere terribile realtà: i nostri amici e compagni di scuola rischiano la vita e tocca a noi salvarli, aiutarli ad accettare le loro paure, le debolezze, regalando alcuni momenti toccanti, ottimamente realizzati. Il gioco va a ricreare sapientemente l’atmosfera adolescenziale giapponese, all’interno di un paesaggio urbano rurale e lontano dal caos cittadino (come Shenmue che si ambientava in Yokosuka e Dobuita), dove rumor come questi sono all’ordine del giorno, ma lo scoprire che tutto è vero e che porta a tragiche conseguenze fa scaturire qualcosa di più profondo. Proprio con questo semplice intermediario, Atlus, è riuscita a creare un’opera curata nei particolari che partendo da basi semplici arriva a stupire per i colpi di scena e i vari temi che affronta.Molta cura è dedicata ai personaggi che rimangono nel cuore del giocatore. Non si può fare a meno di citare lo Zio Dojima e la cuginetta, che si aiutano nel comprendersi e legarsi con sincero affetto; o Yosuke che nella sua stramberia risulta una personalità profonda; Yukiko che nella sua timidezza e raffinatezza racchiude uno spirito libero che vuole andare contro i limiti imposti per farsi valere e Kanji che non riesce a relazionarsi con gli altri per via della sua persona vista male dai più, ma mostra di possedere passioni e abilità che difficilmente si trovano in un ragazzo.Altro punto in cui Persona 4 raggiunge spettacolari vette sono i momenti “commedia” che ruotano attorno a tutti i protagonisti della storia, che tanto ricordano commedie scolastiche come Great Teacher Onizuka (anche se un po’ alla lontana), ricreando l’atmosfera di un perfetto anime; anche perché Persona 4 è un vero anime interattivo, fatto di bellissimi personaggi e momenti goliardici memorabili.Rimangono storiche le litigate tra Yosuke e Chie, Teddie e le varie ragazze, oppure situazioni come l’avventura del campeggio della scuola, durante il quale, tra ragazze che cucinano del curry che quasi manda in ospedale il nostro Yosuke, Kanji che nelle sue indecisioni sessuali fa figure terribili con le ragazze e nelle tende, bagni nell’acqua gelida e professori dalla dubbia sanità mentale (sì, parlo sempre del Prof. Marooka! Ndr Vinz), molti dei nostri amici lettori rischiano di rovinarsi la mascella dalle risate.Anche qui possiamo notare una bella differenza col predecessore, dove l’oppressione e cupezza generale regnavano sovrane, mentre qui tutti i personaggi esprimono voglia di vivere da tutti i pori, mostrando storie più interessanti e un grado di affezione assai maggiore.Momenti della giornata insieme alla cuginetta (che si congratula persino con noi!). | Chie e Yosuke sono impegnati in una allegra discussione (non capita tutti i giorni di ricevere spese a proprio carico...), come sottolinea Yukiko. |
Rise ha il vizio di starci troppo attaccata... | Nostro zio torna a casa dopo una stressante giornata di lavoro. |
How much
Ora viene spontaneo chiedersi:” e dal punto di vista grafico e tecnico com’è messo Persona 4?”“Abbastanza bene” rispondiamo noi. Rispetto al precedente episodio il gioco vanta poche implementazioni grafiche, presentando alcuni modelli riciclati e, per il resto, una buona qualità generale.Lo stile di gioco, spiccatamente anime, vanta un motore grafico 3d che anima degli ambienti ben dettagliati e arricchiti da numerosi oggetti. Si va dalla stanza del protagonista alla propria classe, oppure dal distretto commerciale di Inaba a sentiero vicino al fiume Somegawa.Le ambientazioni sono ben caratterizzate e creano l’atmosfera giapponese che si respira per la cittadina. Inoltre, il gioco vanta anche delle buone texture e modelli di oggetti 3D ben realizzati.Fuori da Inaba, o meglio, dentro il TV World, la situazione cambia radicalmente. Da una parte bisogna ricordare che, a differenza di Persona 3, il nuovo capitolo sfoggia una nuova serie di dungeon caratterizzati tutti da un proprio design che non ricade nell’estenuante ripetitività del vecchio Tartarus, dove ogni piano e texture era una fotocopia della precedente. Qui i nuovi dungeon hanno il loro stile che li contraddistingue gli uni dagli altri, ma anch’essi soffrono di riciclaggio delle differenti zone. Infatti, tutti i piani che li compongono hanno gli stessi elementi, stesse pareti e stesse porte e si salva la diversità che corre tra tutti.Dobbiamo ammettere, comunque, che alcune ambientazioni hanno uno stile davvero particolare che ben si abbina ai personaggi a cui sono legati, partendo dal castello iniziale ad un incredibile dungeon, con texture che rispecchiano lo stile dei videogiochi in grafica 16-bit, che pare proprio un omaggio ai tempi passati, con fiamme animate da pixel giganti e porte composte da mattoncini che si scompongono.Dobbiamo tener conto che lo stile è un elemento fondamentale che aiuta a sopportare la poca varietà dei singoli labirinti, ma che rappresenta il passo avanti fondamentale rispetto alla vecchia incarnazione. Notiamo qui la buona cura negli effetti visivi delle battaglie. |
Heartbeat, Heartbeat!
Shoji meguro, come di tradizione, sforna la sua ennesima colonna sonora impreziosita dalle sue varie influenze rock e Jpop. Con il precedente Persona, Meguro, seppe dare dimostrazione di maestria oltre alla composizione di musiche piene di soliste schitarrate, allargandosi al Jpop e Hip Hop.Anche in Persona 4, il maestro, riesce a dare una buona impressione di se, offrendo una OST che spazia tra le battle theme frenetiche, piene di percussioni e influenze dance, spaziando poi tra canzoni pop.Se da una parte il compositore non pare si sia “rinnovato” tanto nelle tracce di battaglia (per cui ha uno stile che si riconosce facilmente, ma non è un male), da un'altra non si può negare come tutto il lavoro si lega benissimo all’atmosfera di gioco e le varie ambientazioni.Vanno citati i brani cantati, come Your Affection, Signs of Love, Backside of the TV e la sigla, Pursuing my true self.In seguito nominiamo le diverse battle theme: Reach out to the truth (presente in differenti versioni) I’ll Face myself, di cui esiste anche una versione strumentale per moment particolari tra I personaggi, e The Almighty, un’ottima last battle theme che da quella carica giusta per uno scontro che non si scorda facilmente.Un po’ meno efficaci sono le BGM dei dungeons. Queste si adattano sì bene allo stile e “il tema” in essi contenuto, ma non tutte rimangono impresse. Fortunatamente ne figurano alcune davvero riuscite come Long Way, o la bellissima Heaven (forse il mio brano preferito. Ndr Vinz), presente in uno dei dungeon più belli (se non il più bello)di tutto il gioco.Per finire, rimangono altre tracce di accompagnamento ben musicate come SMILE (presente nei momenti clue dei social links), Like a Dream come True, Borderline of Madness, New Days, Specialist, A Corners of Memories e, infine, la bellissima canzone dei crediti finali: Never More.Purtroppo, il gioco contiene “solamente” una cinquantina di tracce che con l’andare avanti delle ore sembrano un poco ripetitive e la composizione di temi musicali inerenti ad altri personaggi non sarebbe stata una cattiva idea e avrebbe contribuito alla caratterizzazione di essi.Gli effetti sonori, sia dentro le battaglie sia durante l’esplorazione di città e dungeons, sono di buona fattura, niente di più. Né eccellono né fanno brutta figura, immergendo nel’ambientazione quel poco di più quanto basta. Le magie elementali sono convincenti, i colpi inferti, e altri piccoli suoni che sottolineano azioni minori, pure. Non ci lamentiamo, anche se una cura maggiore si poteva attuare.Riguardo il voice acting, l'opera presenta tutti i dialoghi delle scene riguardanti svolgimenti di trama e eventi tra personaggi ben recitati. Sebbene qualcuno possa preferire un doppiaggio giapponese in un atmosfera studentesca e di ambientazione nipponica, assicuriamo che il doppiaggio inglese di gioco non presenta pecche gravi. Qualche volta un’espressione può sembrare non recitata con l’enfasi voluta, oppure si sarebbe preferito un altro doppiatore. In fondo è una questione di gusti e, certamente, il poter selezionare l’audio giapponese avrebbe giovato ai cultori delle voci originali in anime e videogiochi, ma, in fondo, si tratta di un ottimo lavoro dove spiccano personaggi come Yosuke, Kanji, lo zio Dojima e lo scapestrato collega Adachi.Tutto sommato, il lavoro sull’audio di Persona 4 non delude, grazie ad una colonna sonora che immerge e che rispecchia perfettamente l’atmosfera anime e l’ambientazione; un campionario di effetti sonori senza infamia e senza lode (anche se i giorni di pioggia presentano uno scroscio che copre troppo il resto) e un doppiaggio ben recitato.Avremmo voluto il selettore della lingua originali e brani in più, ma il lavoro generale riesce a soddisfare lo stesso.ZONE TIME
Quasi un anno di vita alternativa tra dungeon crawling, relazioni tra personaggi e risoluzione di misteri, porta via moltissimo tempo. Infatti, il capolavoro di Atlus può vantare una longevità superiore alle sessanta ore di gioco, cosa non rara nel genere ma elevatissima rispetto all’andazzo generale dei videogiochi odierni. Purtroppo, il gioco divide le giornate in momenti diversi nei quali la libertà del giocatore d’agire è limitata ad alcuni momenti della giornata, specialmente nell’after school. Sarebbe piaciuto compiere più delle solite due azioni giornaliere, ma tutto sarebbe stato più semplice. Inoltre, il tempo limitato porta a decidere quali Social Links gestire con priorità maggiore,oppure non si riescono ad alzare al massimo tutte le statistiche del protagonista.Continuando, il titolo presenta anche un altissimo numero di subquest che vengono assegnate da compagni di scuola e abitanti della città, i quali possono richiedere particolari oggetti ottenibili da nemici nei dungeon, recapitare oggetti e ritrovare altre persone, con ricompense che vanno dal denaro a oggetti utili.La longevità è anche impreziosita dal New Game+ che il gioco concede una volta ottenuto il True o il Normal ending, permettendo di massimizzare tutti i Social Links, terminare ogni subquest e battere boss opzionali, regalando altre sessanta ore di gioco per un titolo che, se appassiona, è capace di non stancare.Una localizzazione che…
…potrebbe scoraggiare i più. Purtroppo, Persona 4 arriva da noi completamente in inglese, portando i poco avvezzi alla lingua shakespeariana a non invogliarsi all’acquisto.Il gioco presenta un lessico abbastanza ricco, anche più di Persona 3, e uno script davvero immenso che racchiude una grande quantità di dialoghi e descrizioni. Inoltre, i filmati d’intermezzo mancano di sottotitoli, il che compromette ancora di più la comprensione della storia per chi non ha l’orecchio per la lingua.Si potrebbe anche chiudere un occhio sulla mancata traduzione italiana, visto che la conoscenza dell’inglese almeno minima non dovrebbe essere un optional, ma la mancanza di sottotitoli durante i filmati si può considerare una pecca , però, tenendo conto che la recitazione è su alti livelli, c’è da ribadire che i dialoghi sono abbastanza esigui rispetto ad uno Xenosaga.Insomma, passi la mancata traduzione italiana, ma la mancanza di sottotitoli dei filmati può infastidire chi è più portato alla lettura che l’ascolto.
Never more

Persona 4 è un titolo che ha superato le mie aspettative come non avrei mai immaginato. Un’opera che non me la sento di nominare come semplice “videogioco”, poiché essa trascende il termine, grazie ad una serie di eventi e personaggi che colpiscono, che commuovono e fanno ridere. Una storia dalle basi semplici che risulta molto profonda, centrano l’obiettivo che molti videogiochi tentano di raggiungere: immergere il giocatore in una vera realtà alternativa, trascinandolo in un TV World da cui è difficile staccarsi. Se siete persone romantiche, o sensibili, amerete le romance e vi lascerete trasportare totalmente in una esperienza che lascia il segno, soprattutto nell’incantevole True Ending. Il voto finale è un omaggio a queste persone, come il sottoscritto, che amano lasciarsi trascinare dalle emozioni e, in questi casi, potete anche alzare il voto finale di un mezzo voto.
- Ottimo equilibrio nel gameplay
- Un finale completo meraviglioso…
- Qualche brano in più non avrebbe guastato
- Mancanza di sottotitoli nei filmati
- Destiny: I Signori del Ferro - Intervista e Hands-onTutto sulla prossima...
- VGNetwork Plus - Settembre 2016Le Plus c'est Plus...
- Assetto CorsaLa vera simulazione di...
- Nintendo annuncia Super Mario Run... per iOS!In arrivo a Dicembre...
- PlayStation 4 Slim: dettagli, prezzo, data di uscitaLa console regina dei...
- Resoconto PlayStation Meeting 2016Il futuro di PlayStation...
- Finalmente il Pokémon GO Plus ha una data d'uscita!In arrivo a breve...

Persona 4
- data d'uscita: 13 marzo 2009
- produttore: Square Enix
- sviluppatore: Atlus
- Distributore: Halifax
- Genere: RPG ( Gioco di Ruolo )
- Pegi: 16+
- Sito di Persona 4